PREMESSA: Leggendo quanto siano onerose le spese per inviare un container viene da chiedersi se non è meglio dare l’equivalente per comperare sul posto quanto necessario. Ce lo siamo chiesti ripetutamente, ma, prima don Anacleto e poi gli amici di Genova che sono stati sul posto, hanno confermato che il materiale che inviamo non è reperibile in Congo e, comunque, ciò che si trova è di qualità decisamente scadente, non idonea ad una ragionevole durata. Da qui la necessità di inviare via container quanto serve. Attualmente non mandiamo più né abbigliamento (in quanto a detta delle autorità potrebbe essere oggetto di attività commerciale (!)), né giochi per bambini perché considerati beni di lusso (!!)
1° Container (anno 2005)
In base ai progetti esposti da don Anacleto vengono raccolti generi vari, dall’abbigliamento usato ai giochi, dalle carriole e zappe a sussidi infermieristici. La rotta è Genova-Dar el Salaam (Tanzania). Da lì il container passa in Zambia e quindi in Congo, dove la merce arriva tutta a destinazione viaggiando su treno, camion e trucks. Don Anacleto e don Jean Bosco seguono passo passo la merce per evitare furti. Il viaggio ed il container (abbiamo optato per un fine corsa per evitare spese dovute ad una tardiva restituzione dello stesso) sono offerti dal nostro Presidente Davide Torrice e dalla ditta Pacorini. All’Associazione toccano le spese di sdoganamento e trasporto e quelle relative alla permanenza di due persone fuori sede per seguire il container.
2° Container (anno 2007)
E’ partito il progetto Ho.Bo.Sam. Per mesi raccogliamo materiale dismesso da varie strutture. Si tratta di armadietti, letti, comodini e attrezzi vari che vengono accuratamente lavati e messi in ordine da vari amici ed amiche che, nell’area Dotta a S.Siro, lavorano con entusiasmo.
Sul container vengono stivati armadietti zeppi di merce varia: lenzuola confezionate dalle amiche del Bricolage con stoffa, diversamente destinata al macero, recuperata nei depositi dell’ospedale Galliera, palloni, piatti metallici per Ho.Bo.Sam., abbigliamento per bambini, anche sportivo. Sono sul container anche carriole, zappe e materiale agricolo. L’itinerario è lo stesso del viaggio precedente ed IDENTICHE le modalità di pagamento.
3° Container (anno 2010)
Il pezzo forte del terzo container è il generatore, acquistato all’asta per 48€. In realtà ne vale assai di più e quando ce lo siamo aggiudicato all’asta due tecnici del Comune di Genova (che l’aveva dismesso) ci hanno detto di essere contenti che un pezzo così “prezioso” andasse a funzionare per persone in difficoltà. Nella Dotta poi è stato revisionato e messo a punto e grande è stata l’emozione quando lo si è messo in moto per la prima volta.
Oltre al generatore i soliti attrezzi, materassi, pittura ed altro materiale di vario genere: altre tessere del grandioso “puzzle” Ho.Bo.Sam. Anche stavolta le spese di viaggio sono nulle per noi: paghiamo come sempre sdoganamenti vari e trasporti.
4° Container (anno 2012)
E’ un container molto “prezioso”: c’è la nuova Jeep per don Anacleto (l’altra dopo tanti anni non ne può proprio più!!). E’ assolutamente indispensabile: è l’unico mezzo per muoversi in una terra dove non ci sono strade asfaltate, ma solo piste di terra, che cambiano il loro assetto a seconda delle piogge. Gli amici che sono stati a lavorare in Congo hanno stilato un preciso elenco delle cose necessarie a realizzare gli impianti elettrico e idrico di Ho.Bo.Sam. Augusta e nel container ci sono metri e metri di filo e di tubi, vasche e quant’altro.
Pensiamo di provare a cambiare itinerario: da Genova a Matadi, unico porto del Congo. L’intento è quello di evitare spese di sdoganamento per passare in Tanzania e in Zambia. Purtroppo, mentre il viaggio è sempre offerto da Torrice e da Pacorini, le spese di trasporto all’interno dello stesso Congo, privo di strade, sono esorbitanti. Non c’è possibilità di far arrivare quanto necessario spendendo cifre ragionevoli.
5° Container (anno 2013)
Anche questo contiene merce “tecnica” per dotare i reparti (il corpo centrale è a posto) di impianto elettrico ed idrico. A settembre partiranno i nostri soliti amici e saremo allora in grado di fornire aggiornamenti e documentazione fotografica.
6° Container (anno 2015)
Questo container contiene varie attrezzature sanitarie: ecografo, diafanoscopi, strumenti per laboratorio analisi, tutte le apparecchiature per la sala raggi e per l’ambulatorio di oculistica, l’arricchitore di ossigeno per la sala operatoria e una grande quantità di ferri chirurgici.
7° Container (anno 2016)
Nel 2016 parte il 7° container; si incarica di coprire le spese di spedizione la parrocchia della Nostra Signora Assunta di Sestri P. che ha anche acquistato la maggior parte dei pannelli solari spediti, parte dei quali donati dal comune di Mele.
8° Container (anno 2017)
Nel 2017 parte l’8° container che contiene le strutture del capannone degli Erzelli, donato dal comune di Genova. Volontari di Sestri P. e di San Siro di Struppa l’hanno smontato, catalogato e caricato. A Munyengie diventerà l’alloggio dei medici ospiti, delle suore e l’ufficio del direttore di Ho.Bo.Sam. Augusta.